Pubblicato il 15 settembre, 2023

Come Scegliere la Crema Solare e Proteggersi dai Raggi UV

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Andrea Cassani
@andreacassani

Come Scegliere la Crema Solare e Proteggersi dai Raggi UV

Il sole è essenziale per la sintesi della vitamina D e ha effetti benifici sul nostro umore, ma dobbiamo anche essere consapevoli dei danni che le radiazioni ultraviolette (UV) possono causare, come scottature, invecchiamento precoce della pelle e tumori cutanei. Per ridurre questi effetti dannosi è importante essere adeguatamente fotoprotetti, mediante indumenti adeguati e l'uso di una crema solare.

Le creme solari sono prodotti per uso topico contenenti sostanze in grado di assorbire o riflettere i raggi UV.

Tutti, indipendentemente dal proprio tipo di pelle, dovrebbero utilizzare una crema solare, poiché tutti siamo più o meno soggetti ai danni causati dalle radiazioni UV. Tuttavia, le persone con pelle chiara (fototipi I, II e III) traggono maggiore beneficio dalle creme solari, poiché sono più a rischio di effetti avversi legati all'esposizione ai raggi UV.

Le Radiazioni UV

Spettro elettromagnetico
Parte dello spettro elettromagnetico che mostra le radiazioni UV e la luce visibile

Le radiazioni UV possono essere suddivise in:

  • UVB (290-320 nm): rappresentano solo il 5% delle radiazioni UV, ma sono le principali responsabili di scottature, invecchiamento precoce della pelle e tumori cutanei; inibiscono la funzione immunitaria della pelle. Ad altitudini elevate e su alcune superfici (neve, ghiaccio) vengono riflesse e quindi colpiscono la pelle più volte.
  • UVA (320-400 nm): sono divise in UVA1 e UVA2. Rappresentano il 95% delle radiazioni UV e contribuiscono all'invecchiamento precoce della pelle, all'iperpigmentazione e alla carcinogenesi. Sono radiazioni a lunghezza d'onda maggiore e quindi sono in grado di penetrare attraverso gli indumenti ed il vetro.
  • UVC (200-290 nm): queste radiazioni sono generalmente schermate dall'ozono nell'atmosfera e non raggiungono la superficie terrestre.

Sostanze Filtranti

Le creme solari contengono sostanze filtranti che possono assorbire e/o riflettere le radiazioni UV. Queste sostanze sono suddivise in:

  • Filtranti organici: sono composti chimici aromatici, come i benzofenoni (es. Oxybenzone), cinnamati (es. Octocrylene), salicilati (es. Homosalate), Avobenzone, Bemotrizinol (Tinosorb S), Bisoctrizole (Tinosorb M) e altri. Alcuni di essi sono specifici per le radiazioni UVB, mentre altri per le UVA (UVA1, UVA2).
  • Filtranti inorganici: sono composti minerali, come l'ossido di zinco e il diossido di titanio. Questi filtri inorganici sono meno irritanti per la pelle rispetto a quelli organici e proteggono sia dalle radiazioni UVA che UVB. Oggi, vengono sintetizzati sotto forma di nanoparticelle, rendendo la crema solare trasparente sulla pelle.

Le creme solari che offrono protezione sia contro le radiazioni UVB che UVA sono definite a largo spettro.

Le sostanze filtranti precedentemente menzionate assorbono le radiazioni UV, ma anche la luce visibile può causare iperpigmentazione cutanea. Per chi ha problemi di iperpigmentazione (es. melasma, iperpigmentazioni post-infiammatorie, ecc.) è consigliabile una crema colorata con pigmenti (come ossido di ferro o macroparticelle di diossido di titanio o ossido di zinco), per proteggersi anche dalla luce visibile.

Come Misurare la Protezione Solare

Sun Protection Factor (SPF)

L'SPF è il rapporto tra la dose di radiazioni UV in grado di produrre un lieve eritema sulla pelle fotoprotetta (con 2 mg/cm2 di prodotto) rispetto alla dose necessaria a provocarlo sulla pelle non fotoprotetta.

Il fattore di protezione solare (SPF) misura la capacità del prodotto di proteggere dalle scottature, principalmente causate dalle radiazioni UVB. Quando applicata correttamente, una crema con:

  • SPF 15 assorbe il 93% delle radiazioni UVB.
  • SPF 30 assorbe il 97% delle radiazioni UVB.
  • SPF 50 assorbe il 98% delle radiazioni UVB.

Nessuna crema solare offre una protezione del 100%. Oltre ad una corretta applicazione della crema solare è quindi sempre opportuno evitare l'esposizione al sole durante le ore più calde e indossare abbigliamento adeguato.

UVA-PF

Il fattore SPF non misura in modo adeguato la protezione offerta rispetto alle radiazioni UVA.

La protezione contro le radiazioni UVA è indicata dall'UVA-PF (UVA Protection Factor). Non esiste un metodo universalmente accettato per misurare l'UVA-PF, ma vi sono sia metodi di misurazione in vivo (come il Persistent Pigment Darkening, PPD, simile al SPF) sia metodi di msiurazione in vitro (come la Critical Wavelength, CW). La Commissione Europea richiede ai produttori di creme solari una CW di almeno 370 nm ed un valore di PPD (o di un test in vitro equivalente) pari ad almeno 1/3 del SPF.

Per identificare quei prodotti che rispettano gli standard minimi sopra descritti, la Commissione Europea ha introdotto un logo standardizzato (le lettere UVA dentro un cerchio).

Logo UVA
Il logo UVA proposto dalla Commissione Europea

Scelta e Applicazione della Crema Solare

L'American Academy of Dermatology raccomanda una crema solare ad ampio spettro con protezione SPF di almeno 30 per chiunque passi del tempo all'aperto, preferibilmente resistente all'acqua e al sudore. Si consiglia di applicare la protezione solare ogni giorno quando si prevede che l'indice UV sia 3 o più alto.

In genere le creme resistenti all'acqua mantengono la protezione per 40-80 minuti in acqua (controllate l'etichetta) ma devono comunque essere sempre riapplicate dopo il bagno o in caso di sudorazione eccessiva.

L'applicazione della crema solare dovrebbe avvenire abbondantemente su tutte le aree esposte al sole almeno 15-30 minuti prima dell'esposizione e dovrebbe essere ripetuta ogni 2 ore.

L'applicazione di spray repellenti può ridurre il SPF della crema solare, quindi se si utilizzano insieme è consigliabile utilizzare una crema con valore di protezione più elevato.

La Regola del Cucchiaino

Per ottenere la giusta protezione, un adulto dovrebbe applicare circa 30-45 ml di crema solare. Questo perché il valore SPF si basa sull'applicazione standard di 2 mg/cm2 di prodotto sulla pelle. La regola del cucchiaino semplifica la quantità da applicare:

  • 1 cucchiaino per viso e collo.
  • 1 cucchiaino per ogni braccio.
  • 2 cucchiaini per il tronco (davanti e dietro).
  • 2 cucchiaini per ogni gamba.

Casi particolari

CondizioneConsiderazioni
GravidanzaIn gravidanza e durante l'allattamento, la protezione solare rimane importante. Scegliete creme con filtri inorganici e evitate di applicare il prodotto vicino alle areole durante l'allattamento.
Pelli sensibiliOptate per prodotti ipoallergenici e senza fragranze.
AllergiePotrebbero essere necessari test allergici per identificare allergeni specifici e guidare la scelta del prodotto.
Pelle seccaConsiderate creme solari con proprietà idratanti o unguenti.
Pelle unta o acneScegliete una protezione solare con una base più leggera, come una lozione o un gel a base alcolica.
Presenza di ventoNon applicate spray in presenza di vento poiché il prodotto potrebbe disperdersi. Evitate di applicare gli spray direttamente sul viso per evitare il contatto con gli occhi e l'inalazione del prodotto.
Aree con peliPer zone pelose, è più facile applicare creme a base leggera come lozioni o gel.
Naso/labbra/contorno occhiÈ possibile utilizzare stick per la protezione solare.

Protezione Solare per i Bambini

L'American Academic of Pediatrics raccomanda di evitare l'uso di creme solari nei bambini sotto i 6 mesi, che vanno protetti con ombra e abbigliamento adeguato. Solo se non è possibile coprirli o mantenerli all'ombra, è consentito applicare una piccola quantità di crema con SPF 30 o superiore su piccole aree del corpo. Siccome la barriera cutanea nei bambini così piccoli è ancora immatura, si raccomanda l'utilizzo di prodotti ipoallergenici ed a base di filtranti inorganici. Per i bambini più grandi, seguite le indicazioni per gli adulti, preferibilmente utilizzando anche per loro prodotti a base di filtranti inorganici.

Indice UV

L'indice UV descrive il livello di radiazione solare ultravioletta sulla superficie terrestre e varia da 1 a 11+. Più alto è l'indice UV, maggiore è il rischio di danni alla pelle e agli occhi e più breve è il tempo prima che si verifichino le scottature.

L'indice UV è influenzato da molti parametri, come l'angolo del sole, la latitudine e l'altitudine, il meteo e i livelli di ozono nell'atmosfera.

Ogni volta che l'indice UV è superiore a 3 è raccomandata una protezione solare ottimale.

Sicurezza dei Prodotti

Alcuni effetti collaterali comuni possono includere irritazione o rash cutanei, mentre vere e proprie reazioni allergiche da contatto sono più rare e spesso dovute ad additivi o fragranze.

L'utilizzo delle nanoparticelle di ossido di zinco e di diossido di titanio ha fatto ipotizzare un loro possibile assorbimento sistemico e tossicità, in particolare riguardo alla possibilità di queste nanoparticelle di generare radicali liberi. Tuttavia, ad oggi, non sono stati dimostrati effetti avversi significativi e le prove disponibili suggeriscono che la maggior parte dei filtranti solari inorganici ha un eccellente profilo di sicurezza e non presenta un assorbimento sistemico significativo.

Alcuni filtranti organici, d'altra parte, hanno dimostrato un assorbimento sistemico significativo a seguito della loro applicazione sulla pelle, nonché potenziali effetti nocivi sull'ambiente. Alcune di queste sostanze potrebbero inoltre interferire con l'attività del sistema endocrino. La rilevanza clinica di questi risultati al momento rimane incerta.

I filtranti inorganici (ossido di zinco, diossido di titanio) non hanno dimostrato un assorbimento sistemico e, rispetto ai filtranti organici, hanno dimostrato un più basso potenziale irritante e sensibilizzante.

Attualmente negli Stati Uniti l'FDA definisce GRASE (Generally Recognized as Safe and Effective) solamente i filtranti inorganici ossido di zinco e diossido di titanio, mentre ha definito non GRASE il PABA e il Trolamine Salicylate. Per tutti gli altri filtranti organici in commercio negli Stati Uniti, l'FDA sostiene che al momento non possono essere considerati GRASE, in quanto sono necessari ulteriori dati sulla loro sicurezza, sottolineando tuttavia che ciò non significa che i filtranti solari organici siano dannosi e che la protezione solare deve comunque rimanere la priorità.

Filtranti considerati GRASE
Filtranti GRASE secondo l'FDA

Vitamina D

Gli studi non hanno evidenziato una significativa soppressione della produzione di vitamina D nell'uso delle creme solari. Tuttavia, per coloro che seguono regimi fotoprotettivi rigorosi, potrebbe essere consigliabile integrare la vitamina D per mantenere livelli adeguati.

Bibliografia

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Andrea Cassani

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